Il decreto ministeriale 21 marzo 2018 n.56, pubblicato in G.U. il 29 maggio 2018, ha avviato l’applicazione dello schema basato sulla Product Environmental Footprint. Tale metodo voluto dalla Commissione Europea ha introdotto la Certificazione Impronta ambientale con adesione su base volontaria. Si tratta di un regolamento che attua lo schema nazionale per la valutazione e comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti. Questo schema è noto anche come “Made Green in Italy” di cui alla Legge 221/2015, art. 21, comma 1.

Il metodo si basa sull’analisi dell’intero ciclo di vita di un prodotto legato all’impatto ambientale (dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti). L’obiettivo è promuovere l’adozione di tecnologie e processi di produzione innovativi al fine di migliorare la sostenibilità ambientale.

Con questa certificazione si è voluto creare un legame tra la Dichiarazione di sostenibilità dei prodotti per incrementare il valore del sistema produttivo nostrano sui mercati nazionali ed internazionali. Scopri chi può assisterti nel raggiungimento della certificazione dell’impronta ambientale.

Certificazione Impronta Ambientale: Raccomandazione 2013/179/CE

L’UE ha introdotto la Product Environmental Footprint (PEF, Impronta Ambientale) mediante Raccomandazione 2013/179/CE. Si tratta di una metodologia di calcolo e valutazione dei possibili impatti ambientali in fase di produzione di determinati beni e servizi. Il metodo prevede la comunicazione a tutte le parti interessate.

L’Impronta Ambientale deriva dal ciclo del carbonio (carbon foot print), dell’acqua (water foot print) e dall’impatto dell’intero ciclo di vita fino allo smaltimento di un prodotto (LCA – Life Cycle Assessment).

Il metodo serve ad elaborare una serie di indicatori ambientali (emissioni di gas effetto serra, impronta idrica, efficienza nel consumo delle risorse, ecc.).

La Certificazione Impronta Ambientale viene rilasciata, dopo le verifiche di Audit e convalida, da soggetti terzi accreditati.

Le norme di riferimento per la valutazione del ciclo di vita sono UNI EN ISO 14040, UNI EN ISO 14044 e UNI EN ISO 14048. Tali norme si basano sul Sistema di Gestione Ambiente ISO 14001 e possono integrarsi con altri standard internazionali (Qualità, Sicurezza Alimentare, ecc.).

Il Ministero dell’Ambiente, per definire regole e requisiti (obbligatori e facoltativi) rilascia indicazioni metodologiche (RCP, Regole di Categoria di Prodotto). valide 4 anni.

I vantaggi per l’impresa

Il principale obiettivo (e vantaggio per tutti) è ridurre gli impatti ambientali.

I vantaggi specifici per l’organizzazione che ottiene la Certificazione Impronta Ambientale sono:

  • migliorare i processi produttivi e le performance ambientali di prodotti o servizi;
  • individuare strategie per sviluppare nuovi prodotti o servizi erogati nel pieno rispetto dell’ambiente;
  • aumentare il valore e la credibilità delle caratteristiche ecologiche di un prodotto;
  • beneficiare di importanti sbocchi comunicativi e commerciali a fini competitivi e di marketing.

Certificazione Impronta Ambientale: gli standard

Gli standard riferiti alla Certificazione Impronta Ambientale sono:

  • CFP (Carbon Foot Print) ovvero Impronta Ambientale Climatica misurata in quantità di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta di un indicatore ambientale che considera gli effetti sul clima da parte dei gas serra generati da prodotti e servizi. Norme di riferimento: UNI EN ISO 14064, BSI PAS 2050 e UNI CEN ISO/TS 14067.
  • WFP (Water Foot Print) ovvero Impronta Ambientale Idrica misurata in volumi d’acqua dolce consumati (evaporati o incorporati in un prodotto) nonché inquinati in un determinato periodo di tempo per produrre beni e servizi. Norma di riferimento: ISO 14046.
  • LCA (Life Cycle Assessment) ovvero Valutazione del Ciclo di Vita che misura il potenziale impatto ambientale di un prodotto, processo o attività lungo tutto il ciclo di vita fino allo smaltimento dei rifiuti. Il calcolo considera le risorse utilizzate per la produzione (materie prime, acqua, energia, emissioni).